Al Consiglio Nazionale
Al Consiglio di Presidenza
Ai Direttori e Coordinatori delle Federazioni Regionali
Gentilissimi,
a seguito dell’articolo apparso sul Sole 24 Ore ieri 10 luglio ’24 in cui viene riportata la notizia del Contratto Unico dei Servizi Ambientali, siglato anche da Confcooperative, sono repentinamente pervenute alla federazione da parte di cooperative sociali di inserimento lavorativo, anche in considerazione dell’attualità (ovvero il dibattito sull’effettivo funzionamento dell’attuale Codice Appalti e delle conseguenti proposte di manutenzione normativa), molteplici richieste di chiarimento inerenti l’ambito di applicazione del CCNL della cooperazione sociale di inserimento lavorativo.
Si specifica che l’articolo che ha innestato le richieste di chiarimento riporta la notizia dell’avvenuta conclusione di un percorso di unificazione di tre CCNL, percorso nato da affidamenti tra parti datoriali e sindacali sin dal maggio 2022. I CCNL in questione sono:
- il CCNL Utilitalia del 10 luglio 2016 (Utilitalia riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, Ambiente, Energia Elettrica e Gas), il CCNL Assoambiente del 6 dicembre 2016 (Assoambiente rappresenta le imprese che gestiscono i servizi ambientali), il CCNL CISA Ambiente.
Tale CCNL riguarda la cooperazione di lavoro, inquadrata nella federazione Confcooperative Lavoro e Servizi, già firmataria dei precedenti CCNL, e non tutte le cooperative aderenti a Confcooperative che sigla, tramite le federazioni nazionali, 21 CCNL.
Si specifica che tale unificazione riguarda esclusivamente i CCNL sopra citati.
Si specifica che il CCNL della cooperazione sociale, siglato da Confcooperative Federsolidarietà, è estraneo a tale fusione e mantiene pertanto inalterato il suo ambito di applicazione così come definito nell’affidamento tra parti firmatarie, anzi in realtà il perimetro dell’art. 1, come noto, è stato reso ancor più esplicito e cogente per la cooperazione sociale di tipo a) e di tipo b).
Cordialmente,
Il Direttore
Vincenzo De Bernardo