MAREMOSSO è energia in movimento: più di 100 volontari in azione per generare MAnualità, REsponsabilità, MOndialità; Sobrietà, SOlidarietà, in nostri valori in una parola sola: MAREMOSSO.
Nei primissimi giorni di emergenza “coronavirus” anche la Dispensa Sociale di MAREMOSSO ha subito un rallentamento dovuto soprattutto alla messa in sicurezza dei tanti volontari che partecipano alle attività di selezione dei beni alimentari, all’interno della piattaforma di smistamento. Molti di loro sono infatti segnalati dai servizi sociali e attivati attraverso una forma di volontariato protetto che è anche occasione di inclusione sociale. Alcune condizioni di maggiore vulnerabilità al rischio di contagio da COVID 19 hanno reso necessaria la sospensione di questo percorso per molti di loro over 65. Contemporaneamente molte delle 200 associazioni accreditate per il ritiro del cibo da redistribuire a scopo benefico, per ragioni di sicurezza hanno sospeso a loro volta il proprio intervento. Proprio questo ha determinato un bisogno nuovo, urgente e completamente diverso dalla “naturale” attività di Dispensa Sociale. Per numerose persone fragili, costrette in casa e in isolamento ulteriore per l’emergenza, sono saltate le soluzioni di sopporto consolidato nel tempo. In pochi giorni, la nostra Dispensa Sociale ha visto crescere le richieste da parte di Associazioni, enti, servizi sociali, con cui non c’era una precedente collaborazione. Così, dalla brusca frenata dei giorni iniziali dell’emergenza si è passati ad una necessaria riorganizzazione interna, con un’integrazione di personale, per soddisfare i nuovi bisogni emergenti. All’interno di questa riorganizzazione è nata una rete solidale che ci vede punto di riferimento per la distribuzione di beni alimentari sul territorio.
L’attività svolta da MAREMOSSO tramite Dispensa Sociale si autoalimenta attraverso le donazioni alimentari, il prezioso contributo della rete dei Volontari. La Dispensa Sociale continua ad essere quindi un servizio totalmente gratuito per i beneficiari finali dei beni alimentari redistribuiti.
Così MAREMOSSO rinnova il suo impegno per la riduzione della marginalità sociale, oggi resa più acuta dalle necessarie distanze sociali e dallo sfilacciamento di alcuni importanti legami sociali e socio assisitenziali messi a dura prova dall’emergenza. Tutto questo è però sostenibile grazie ad una rete di solidarietà, a progetti finanziati come Più Uguale Meno, e a scelte operate da sempre dalla rete di cooperative sociali CAUTO che reinveste la marginalità economica dei molti servizi svolti sul territorio, come la raccolta degli abiti usati in collaborazione con Caritas Diocesana di Brescia, per ridurre la marginalità sociale anche attraverso l’attività di MAREMOSSO della Dispensa Sociale.