Prosegue il percorso della mostra: da Villa Carcina al Mo.Ca di Brescia per l'inaugurazione ufficiale.
La proposta consiste in una mostra di opere realizzate attraverso l’interazione di due mezzi espressivi diversi, quali la fotografia e l’intervento grafico/pittorico.
L’identità è intesa come spazio di costruzione mutevole, tra il punto di vista “oggettivo” dell’obiettivo fotografico e quello assolutamente soggettivo che la persona disabile offre di sé attraverso l’intervento grafico sulla propria immagine.
È un lavoro collettivo che ha permesso il dialogo tra educatori di un CSE (Centro Socio Educativo) e ospiti del servizio, tra segni, parole, gesti. Abbiamo scelto di partire dai loro ritratti fotografici, quindi dall’immagine percettiva più immediata, per poi farla loro interpretare e concludere intervenendo direttamente con colori, pennelli, scritte o quant’altro. Si è trattato di un lavoro fatto di “tentativi” di dare forma a tracce di identità condivise.